foto di maria luisa

giovedì 21 luglio 2011

SINTRA, Palazzo Nazionale





Sintra è nota per essere stata la residenza estiva e il rifugio di caccia dei sovrani portoghesi e nel tempo è stata decantata come un paradiso da poeti e artisti, quali Byron e Strauss. Circondata da foreste, fonti termali, testimonianze storiche, è tuttora meta di turisti, artisti, storici, scienziati...

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Vi si possono visitare il Castello dos Mouros, costruito dagli arabi nel l'VIII secolo e palazzi mirabili come  il Palazzo de Pena,  castello da fiaba, fatto costruire nel 1836 da Ferdinando II di Sassonia, divenuto re del Portogallo per aver sposato Maria di Braganza, e il mirabile Palazzo Reale.

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(foto dal web)
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Il Palazzo Reale fu costruito su fondamenta moresche dal re Joao I nel XIV sec. e poi ampliato dal "grande"  Manuel I da cui prende il nome lo stile manuelino che si ritrova anche qui. La gigantesca costruzione è una miscellanea di vari stili: moresco, gotico, rinascimentale e... manuelino.
I due camini conici delle cucine, aggiunti nel XVIII sec., servono di sfiato al focolare di origine araba.

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Le più belle azulejos portoghesi dei secoli XVI e XVII adornano i muri della Sala Araba (che  è caratterizzata dalle azulejos più antiche, provenienti da Siviglia), della Sala Reale, della Capella, della Sala Reale, della Sala dei Cigni.


 



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La Capella

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La Sala degli Scudi che fungeva da Armeria ha il tetto ornato dagli stemmi di 72 nobili famiglie.



Oltre gli scudi sono dipinti dei cervi: tanti se ne trovavano nei boschi vicini.
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La Sala dei Cigni ha il tetto ornato da 27 cigni: si racconta che il re avesse regalato un cigno alla regina che, sulle prime, aveva disdegnato tale dono per poi apprezzarlo tanto da seguirlo ovunque.



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La Sala delle Gazze



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Si dice che il re fosse stato sorpreso dalla moglie mentre baciava una dama e, per giustificarsi, avrebbe esclamato: : "Lo faccio a fin di bene" (por bem). Da allora le  dame di corte, per deriderlo, ripetevano le parole del re che fece dipingere le gazze, cioè le pettegole, mentre tra il becco tengono un foglio con scritto le parole por bem.

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La prigione di Alfonso VI


In questa stanza nel 1674 fu recluso per 9 anni, fino alla morte, il re Alfonso VI fatto passare per pazzo dal fratello Pedro che poi gli usurpò il trono.

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Le Cucine



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Uno dei camini, alti 33 metri e ben visibili dall'esterno.
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verso l'uscita

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