foto di maria luisa

lunedì 25 luglio 2011

BATALHA: Monastero di Santa Maria della Vittoria



Il convento fu fatto costruire da re Giovanni I come segno di ringraziamento a Maria per la vittoria, nella battaglia di Aljubarrota, contro il re di Castiglia, combattuta in questi luoghi nel 1385, vittoria conseguita nonostane l'inferiorità numerica dell'esercito portoghese.


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Il terremoto del 1755 provocò alcuni danni, ma le maggiori ingiurie vennero inflitte dalle truppe di Napoleone, guidate dal maresciallo André Masséna, che saccheggiarono ed incendiarono il complesso fra il 1810 ed il 1811. Quando i domenicani vennero cacciati nel 1834, la chiesa ed il monastero vennero lasciati in abbandono ed il complesso cadde in rovina.
Nel 1840 re Ferdinando II del Portogallo iniziò il restauro del monastero salvando così questo gioiello dell'architettura gotica. I restauri si conclusero nei primi anni del XX secolo e nel 1907 il sito venne dichiarato monumento nazionale.
Il complesso è poi stato dichiarato, dall'Unesco, Patrimonio dell'umanità nel 1983.
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(foto dal web)

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(foto dal web)



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La cappella di Giovanni I

Questa cappella dedicata a re Giovanni I, fu costruita tra il 1426 ed il 1434 dall'architetto Huguet su commissione dello stesso re affinché divenisse il primo pantheon in Portogallo. Essa è una sintesi perfetta di gotico flamboyant e di gotico perpendicolare inglese poiché la regina Philippa di Lancaster chiamò alcuni architetti dall'Inghilterra per collaborare con Huguet. La cappella ha pianta quadrata con un alto soffitto sormontato da una lanterna ottagonale. Al centro della cappella sono le sontuose tombe di Giovanni I e della moglie Philippa di Lancaster. Le tombe dei quattro figli più giovani, compresa quella di Enrico il Navigatore, sono accostate alla parete sud della cappella.

 



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La  tomba di Giovanni I
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Il Chiostro di Giovanni I

Il chiostro di Giovanni I non faceva parte del progetto originale, esso venne costruito sotto la direzione dell'architetto Fernão de Évora fra il 1448 e il 1477. Le sue linee sobrie sono in stridente contrasto con il gotico flamboyant della chiesa. Le sculture in stile gotico comprendenti quadrifogli, fiordalisi, e rosette aggiunte nell'ambulacro superiore, si combinano con lo stile manuelino delle arcate aggiunte successivamente da Mateus Fernandes. Due motivi differenti si alternano nelle decorazioni: la sfera armillare e la croce dell'Ordine di Cristo. Le colonnine che sostengono queste intricate arcate, sono decorate con motivi a spirale, sfere armillari fiori di loto, perle, conchiglie e frutta esotica.





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Chiostro di Alfonso V

Questo sobrio chiostro vicino al chiostro reale, fu costruito in stile gotico con archi a doppia cuspide. Venne realizzato nella seconda metà del XV secolo dall'architetto Fernão de Évora. Esso è in contrasto con il manuelino del chiostro reale. Sulle volte sono scolpiti gli stemmi di Alfonso V.



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La cappella incompiuta

La Cappella incompiuta rimane a testimonianza che il monastero non venne terminato. Essa è una struttura ottagonale separata dal resto del monastero e accessibile soltanto dall'esterno. Essa fu commissionata nel 1437 dal re Edoardo del Portogallo come secondo mausoleo reale per se ed i suoi discendenti, ma giusto lui e la moglie Eleonora d'Aragona sono tumulati in essa. Il disegno originale era di Huguet ma venne modificato dai successivi architetti, specialmente da Mateus Fernandes (che è tumulato nella chiesa). La pianta ottagonale ha sette cappelle a forma esagonale. Negli angoli delle cappelle sono visibili dei massicci contrafforti che avrebbero dovuto sostenere le volte. Questi pilastri disegnati da Diogo Boitac, sono decorati con motivi manuelini scolpiti nella pietra.


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(foto dal web)

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Il monumento a Nuno Álvares Pereirail generale della vittoria di Aljubarrota
eroe nazionale del Portogallo


(foto dal web)


domenica 24 luglio 2011

TOMAR: IL CONVENTO DI CRISTO

La cittadina di Tomar si estende sui due lati del rio Nabao e merita una visita nel centro storico con le sue intricate viuzze. Qui nel 1160 Gualdim Pais, Gran Maestro dell'Ordine dei Templari,  a cui il re Alfonso I aveva donato il sito, fece costruire sulle alture dominanti il fiume un'abbazia fortificata, dominata da un castello a forma di pentagono irregolare con un mastio centrale isolato. Nel corso delle invasioni turche, la fortezza dei Templari sostenne l'assedio degli Almoadi (1190), divenendo baluardo difensivo della cittadina che attorno a essa si era sviluppata.    In quella occasione la fortezza fu chiamata Tomar, il nome arabo del rio Nabao, a ricordo della battaglia vinta. 
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L'entrrata della Chiesa

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Il convento nei secoli ha subito diversi rimaneggiamenti con aggiunte di cappelle, chiostri, case capitolari...




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La Chiesa


(dal web)

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La chiesa rotonda del castello, in stile romanico, è stata costruita nella seconda metà del XII secolo dai Cavalieri Templari. All’esterno, la chiesa si presenta come una struttura poligonare con 16 lati, dotati di solidi contrafforti, da finestro rotonde e da un chiostro. La forma generale della chiesa ricorda le strutture rotonde della Moschea di Omar o della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. I capitelli delle colonne sono in stile romanico (fine XII secolo) e sono decorati con simboli di animali e foglie.

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L’interno della chiesa è magnificamente decorato con sculture e affreschi di stile gotico e manuelino, che furono aggiunti durante il restauro ordinato da re Manuele I nel 1499. I pilastri dell’ottagono centrale e le mura del deambulatorio sono arricchiti da statue policrome di santi e angeli. Gli affreschi sono attribuiti al pittore di corte di Manuele I, Jorge Afonso, e le decorazioni scultoree sono dello sculture fiammingo Olivier de Gand e dello Hernán Muñoz.

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I chiostri



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(dal web)

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La famosa finestra voluta dal re Manuel e che il fratello avrebbe cercato di celare con una parete in muratura poi distrutta. Evidente lo stile manuelino.

Sviluppatosi in coincidenza con l'espansione delle scoperte geografiche e dei commerci, il manuelinismo può essere sostanzialmente considerato un estremo sviluppo del Gotico, di cui nega però l'originario rigore formale. Come si nota nell'esempio di Tomar, lo stile manuelino si caratterizza per la profusione delle decorazioni plastiche che, contrastando con grandi superfici murali vuote, si ammassano sui portali, sulle finestre, sulle colonne, rivestendoli con esuberanti ammassi di motivi quali conchiglie ed elementi vegetali.

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L'Ordine dei Cavalieri del Tempio fu fondato nel 1119 dal francese Hugo de Payns per la difesa del Santo Sepolcro e della Terra Santa. La regola, derivata da quella agostiniana ma adattata agli scopi militari del nuovo Ordine, prevedeva che i membri fossero divisi in cavalieri laici con ordini religiosi e cappellani sacerdoti. A capo dell'Ordine vi era un Gran Maestro; la sede principale era posta presso l'antico tempio di Gerusalemme e la divisa era costituita da un mantello bianco con croce rossa sul petto. Ben presto alle attività militari dei Templari si affiancarono anche, nelle molte sedi sparse in tutta Europa, quelle ospedaliere, che valsero all'Ordine il favore delle popolazioni. I Cavalieri del Tempio divennero nel corso del Duecento una delle più influenti forze politiche, militari e finanziarie del panorama europeo, attirandosi il sospetto e l'avversione, tra gli altri, di Filippo IV di Francia che con il sostegno di Clemente IV li fece condannare per eresia e immoralità. Con una bolla del 1312 il papa dichiarò la soppressione dell'Ordine; in Francia molti dei membri, che negavano le colpe loro addebitate, furono arsi vivi… Nel 1319, dopo la soppressione dei Templari, re Dionigi affidò il convento all'Ordine di Cristo, da lui stesso fondato perché ereditasse le tradizioni e i beni dei cavalieri del Tempio portoghesi.


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Liberamente tratto da:




sabato 23 luglio 2011

immagini da OBIDOS


(dal web)

La cittadina conserva intatto il suo carattere medioevale a cui le costruzioni più moderne si adattano bene.  Si racconta infatti che la regina Isabella, moglie di Dionisio, ammirasse tanto questa località che egli nel 1228 giela regalò creando un precedente per le future regine come Filippa di Lancaster e Leonora d'Aragona che ebbero in dono quel magnifico borgo.
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(Foto dal web)
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Le mura e il castello circondano un labirinto di vie e di case veramente incantevoli.

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La Chiesa di Santa Maria

È forse la più bella chiesa del borgo e si trova alla fine della via principale. Venne costruita sui resti di una moschea che a sua volta era stata edificata sulle rovine di un tempio visigoto. La prima costruzione risale al XII secolo ma l'attuale struttura è di stile rinascimentale. Qui, nel 1444, fu celebrato il matrimonio di Alfonso V con la cugina Isabella. L'interno è decorato con dei fini azulejos. Sono anche presenti dei dipinti della pittrice Josefa di Obidos. (da Wikipedia)

(foto dal web)


(dal web)

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